“Lasciali dire che al mondo quelli come te perderanno sempre;
perché hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente.”
(Sogna ragazzo Sogna. R. Vecchioni)
Quante volte abbiamo canticchiato questa canzone meravigliosa?
E queste parole le portiamo con noi, assieme ad altre, ogni volta che lavoriamo con i ragazzi e le ragazze delle scuole medie.
Da questo poi, grazie al Teatro Immagine, nascono meraviglie!
Ecco la frase, raccontata per sculture di corpi, a Marcon … grazie ragazzi, grazie ragazze!
Emozioni…che circolano sempre durante questa attività. Ragazzi e ragazze di seconda media, con le loro incertezze, paure, dubbi, fragilità, e che dopo un breve saluto, si ritrovano in una atmosfera “nuova” “mai provata prima” che li spiazza. Spiazza la loro idea di incontro con l’ Avis, al quale erano arrivati con quaderno per appunti, pronti a sentire una conferenza, magari un po’ noiosa. E si ritrovano con giochi di specchi, marionette, ipnosi giocose e costruzioni di statue piene delle loro emozioni. Io e il collega Gianni, ma i volontari, i loro insegnanti ci vediamo coinvolti, fino alle parole di una ragazza, un po’ timida, che dice “con questa attività ho capito il senso della parola Avis”…e un nodo di vera commozione mi stringe la gola.