Freire parlava di “bla, bla alienato e alienante” … intendendo quel frastuono di parole, di cui ci circondiamo, che ci circondano, che usiamo, che ascoltiamo, che non vorremmo ascoltare…
E in tutto questo vortice spesso si perdono i significati più profondi.
Ma se a parlare sono altri strumenti di comunicazione, le cose possono cambiare.
E’ questo che suggerisce il Teatro Immagine di A. Boal: lasciamo che il corpo si liberi, si liberino i pensieri e si possano costruire dialoghi, muti, profondi e coinvolgenti.
Ce ne danno una prova gli studenti dello Zuccante di Mestre incontrati proprio questa mattina … grazie ragazzi!
Titolo Immagine: “Il senso della vita: dare per ricevere”
Titolo dell’immagine: “Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro”
È stata una bella mattina. Come sempre i ragazzi si aspettavano “una classica lezione verticale, dove c’è chi parla e chi ascolta, e poi magari, si finisce per parlare poco”, “in questa attività ci invitate ad essere noi i protagonisti”, “mi son sentito libero di dire la mia opinione, senza essere giudicato” e poi questa splendida intuizione, sulla relazione tra Avis e Teatro immagine “credo che lo facciate apposta, con un senso. Una conferenza, dopo una settimana magari, me la sono già dimenticata. Questa attività rimane dentro, non si dimentica, e non si dimenticano neppure i contenuti”.
Grazie ragazzi
Francesco Pinzoni
E’ sempre emozionante vedere il coinvolgimento dei ragazzi e soprattutto sperare che l’esperienza lasci una traccia. Un grosso grazie agli operatori
Prof. Mariachiara Lazzari
Un grazie a lei, alla sua accoglienza preziosa.
Grazie prof!
Grazie a lei professoressa. È perché ci sono insegnanti come lei, che credono nel Progetto Avis, ma soprattutto credono nelle grandi potenzialità di questi ragazzi, che noi riusciamo a meravigliarci e emozionarci nei nostri interventi. Grazie soprattutto a lei.