Mestre, 26/3/2015
Oggi abbiamo concluso il breve ciclo d’incontri con le classi 4^ del liceo Morin. Abbiamo avuto modo di incontrare un centinaio di ragazzi e ragazze. L’attività proposta è stata Teatro Immagine. Come operatrice utilizzo questo strumento da diversi anni ma ogni volta l’esperienza per me è intensa e lascia il segno, mi rende più ricca. Mi emoziona la spontaneità con la quale i ragazzi e le ragazze si lasciano coinvolgere, mi entusiasma la profondità delle riflessioni che nascono…dopo, quando l’attività è finita, quando ci rilassiamo seduti in cerchio, quando ci guardiamo negli occhi e ci raccontiamo le emozioni che abbiamo appena vissuto. Ed eccoli, sono stupiti, colpiti a volte intimiditi dalla sensazione di libertà che hanno appena provato.
“Mi sono sentito libero”-“Ho potuto esprimere il mio pensiero”- “Mi sono sentito parte del gruppo”-“Il mio gesto ha cambiato le cose”-“ Mi sono sentito utile” e poi, poi da tutti arriva la domanda, con la D maiuscola “Ma: cosa c’entra con l’Avis?” e mentre lo chiedono già cominciano a rispondere “Il mio gesto anche se unico, sommato ad altri gesti: serve!” “Accorgermi degli altri, fare per gli altri, volontariamente, mi fa stare bene!”. E io sorrido, e mi commuovo. Hanno capito, non servono tante parole.
La libertà di donare, questo è tutto!
Monica Bortoletti