Cosa dire? Grazie a chi ci sta credendo: dall’AVIS a tutti gli animatori: arrivano parole che fanno riflettere, commuovere e che danno la sensazione, forte, di aver fatto CENTRO!!!!
Iniziano così le righe che un’insegnante di terza media ci inoltra, dopo aver partecipato attivamente a “ L’uomo che piantava gli alberi” nelle sue classi terze:
“Pian piano e con difficoltà, entrare nell’ascolto e poi, improvvisamente quel che dici, ciò che fai CAMBIA, s’innalza su un altro piano di comunicazione, leggero, resta sospeso: s’apre l’infinito poetico…
E poi molte frasi che ha colto dai suoi ragazzi, durante e dopo l’esperienza:
“ INCREDIBILE: “Stiamo facendo TEATRO, anche noi siamo capaci” dicono, con naturalezza i ragazzi, sentendo sulla propria pelle e dagli occhi dei compagni, di avere delle possibilità “impossibili”, quelle di chi ha varcato magicamente la soglia e non s’è ferito.
“Allora provo anch’io“.
Grazie agli operatori dell’Avis gli alunni hanno prima sentito e poi capito che un loro gesto, una parola, un momento e LORO STESSI sono così importanti da unirli e unirsi tra di loro attraverso EMOZIONI profonde.
“Anche tu come me”
“ il teatro crea solidarietà”
“ il teatro è: quando sei vivo non ti puoi nascondere“.
“E’ stato bello” dicono, ma sentono quanto l’esperienza sia stata
straordinaria e la loro gioia vita profonda.
Grazie, attori, avete aperto nei ragazzi finestre che non si chiuderanno.
Buon proseguimento. Roberta, insegnante Scuole Medie Martellago
Sono bellissimi questi frammenti dell’insegnante, come è stata bella e intensa la settimana passata alle Scuole Medie di Martellago, insieme ai ragazzi delle prime (con GIOCAVIS) delle seconde (con TEATRO) e delle terze (con ALBERI) ai loro insegnanti e al Presidente LUIGI.
Si sente che Avis è un punto di riferimento per quella scuola e anche per alcuni genitori (che all’uscita mi hanno fermato dicendo che i loro figli avevano parlato di Avis a casa !). E i professori “non pensavamo reagissero così bene all’incontro con voi”….c’è il sapore genuino, delle cose vissute DIRETTAMENTE con i ragazzi, non per INTERPOSTA persona.
Certo, come operatore posso sembrare “di parte”, forse….ma i volti dei 172 ragazzi e ragazze delle 7 classi che ho incrociato io con i colleghi (ma son state incontrate in tutto 13 classi e penso quasi 300 ragazzi), mi rimangono impresse nel cuore
Francesco Pinzoni
Che meraviglia! Al solito mi mancano le parole, ma sono felice che questa esperienza, che non ho potuto vivere di persona, mi arrivi forte attraverso le parole di voi tutti!
“..puntare a grandi cose…” che bello quando queste parole sono pronunciate dai giovani, basta una piccola sollecitazione ed ecco la speranza esplode e si diffonde, benefica onda d’urto, in tutti noi. Grazie ai ragazzi ed alle insegnati di Martellago