Di seguito le parole di un caro presidente AVIS, di un’AVIS Comunale che ci ha sempre creduto…e di un’insegnante che racconta…che commuove: grazie Concordia!
“Potrà sembrare strano parlare di scuola a luglio, ma come succede in natura bisogna seminare a tempo giusto per poter poi raccoglie buoni frutti, e allora già in questo mese si comincia ad attivare l’iter per l’organizzazione gli interventi nelle scuole per l’anno scolastico che verrà. Invio delle richieste di intervento, un passaggio in segreteria per sentire se tutto è a posto , una parola con gli insegnanti che incontri ecc … in modo che all’inizio della scuola si è già pronti.
Ormai però , per la nostra piccola realtà comunale, il marchio Avis-Scuola è già un fatto acquisito, esserci è scontato anche per la Direzione Didattica e la breve testimonianza di un insegnante di una 5/a della scuola primaria qui di seguito riportata ne è la testimonianza:
“In merito alle attività promosse da AVIS a favore delle classi quinte posso dire con certezza che le proposte e i laboratori risultano molto graditi agli alunni in quanto sono particolarmente coinvolgenti e presentati con competenza. Se queste attività vengono proposte con lo scopo (anche non esplicito) di creare attenzione verso la “donazione”, risultano più efficaci se vengono inserite in un progetto più ampio di educazione alla cittadinanza come avviene nella nostra scuola (diritti dei bambini, shoa, attenzione alle disabilità, all’immigrazione…).
A distanza di mesi dal nostro incontro ci sono alunni che raccontano di genitori o parenti che hanno fatto delle donazioni di sangue, segno che in famiglia se ne parla , e anche in presenza dei ragazzi! Come dice spesso il Presidente Gianni, bisogna coltivare bene l’orto per ottenere buoni frutti.
Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di sentire molti genitori in quanto non ci sono stati incontri assembleari. I rappresentanti di classe comunque dimostrano apprezzamento verso tale aspetto educativo.
Gli insegnanti accolgono bene queste proposte proprio perché inserite in un discorso trasversale. Per quanto mi riguarda ammetto che bisognerebbe informarsi meglio circa i percorsi da seguire per poter scegliere con più consapevolezza. in ogni caso chi può valutare meglio l’indice di gradimento siete sempre voi in quanto verificate sul campo i vari percorsi!
Grazie!”
Così come nella scuola primaria anche in quella secondaria la nostra presenza, passatemi la battuta, fa parte “dell’ arredamento” anzi in maniera ancora più corposa coinvolgendo sia le 2/e che le 3/e classi circa 200 ragazzi e di conseguenza altrettante famiglie.
Ecco famiglie è proprio qui che alla fine si mira e si dirige l’impegno di Avis , un frutto che può essere colto a breve ed uno, i ragazzi, che si possiamo continuare a coltivare facendoli “crescere” fino alla maggiore età.
Un concorso per coinvolgere tutti gli alunni, una serata di premiazione con la presenza del coro e del gruppo strumentale dell’istituto serve a coinvolgere più insegnanti e più ambiti didattici, un percorso a largo raggio.
Ci sono tanti metri valutazione dei risultati che questo lavoro, primo fra tutti il numero di nuovi donatori ma poi anche la grande considerazione che l’associazione ha.
Quando passi per strada è incroci i ragazzi che hai incontrato a scuola, magari con i loro genitori accanto, e pur conoscendo il tuo nome ti salutano dicendo: “ Ehi… Ciao AVIS” … beh!!! Allora vuol dire che qualcosa di buono l’abbiamo fatto …. e sarà importante continuare a farlo con il fondamentale supporto degli amici-operatori che riescono, se ti lasci coinvolgere, a trasportarti in un mondo più bello e anche … più giovane il che, se i capelli sono un po’ bianchi, non guasta affatto.” Gianni
Grazie agli insegnanti, ai genitori, e sopratutto all’Avis nelle persone da me conosciute, in primis Gianni e poi gli altri (tra cui cito Renzo), che per me operatore Avis Scuola venire a Concordia è un pò come venire a casa.
Le parole della mamma e di Gianni, come noi operatori Avis entriamo con semplicità e genuinità ma con chiarezza, in una vera e propria “comunità”.
Sotto questo punto di vista, si riesce a mettere in pratica, quel “mettersi in rete” che troppe volte ho solo sentito citare, in conferene o seminari, da sociologi e politici.
Grazie Avis, grazie Concordia per questo esempio che mi fa respirare vera aria “nuova”
Francesco
Più che un commento vorrei un chiarimento in merito al passaggio dove scrivi:
“Le parole della mamma….” non ho capito il concetto che volevi esprimere oppure se intendevi la maestra e non la mamma.
Ciao e ancora grazie a voi
Ciao Gianni! Se scorri tra gli articoli pubblicati sul sito, troverai la testimonianza bellissima di una mamma, cui fa riferimento l’amico Francesco. Sono parole che, assieme alle tue, fa davvero sentire a casa…Grazie