Gia’ anni fa AVIS aveva avuto modo di collaborare attivamente con il progetto CON-TATTO dell’Osservatorio Politiche di Welfare del Comune di Venezia. Ora si torna a stare assieme, si torna a costruire percorsi che possano arricchire lo stare tra i banchi, con i ragazzi, suggerendo percorsi coinvolgenti di solidarietà, volontariato, cittadinanza attiva.
Il 24 novembre, all’interno del percorso “Il mondo in subbuglio: non solo noi”, AVIS e Comunicare, con gli Operatori di Con-tatto, son stati assieme, da adulti significativi, incontrando dei ragazzi al Forte Bazzera.
Ed ecco Laura Cappellini, una nostra operatrice scuola a cui va il nostro grazie, come racconta la mattinata:
“Il giocavis si è trasformato, nuovamente, in una preziosa possibilità di incontro, riflessione e crescita. Questa volta, però, non sono le pareti delle classi a fare da cornice, bensì il Forte Bazzera, nel contesto del progetto con-tatto. I protagonisti sono gli alunni dell’ Istituto tecnico Luzzatti di Mestre che insieme ai loro insegnanti hanno animato una mattinata di incontro, confronto e scambio sul tema delle migrazioni e delle frontiere. I ragazzi hanno partecipato ad attività, fuori dalla propria scuola, per riflettere insieme su confini e sconfinamenti, barriere e frontiere, ideali e materiali, e sull’importanza del loro superamento e totale abbattimento.
Le loro voci, le loro storie ed il loro entusiasmo hanno fatto sì che il gioco di simulazione propostogli prendesse il via e si trasformasse in un viaggio . Un viaggio che ci ha travolti ed emozionati, come operatori AVIS e come persone, perché i rimandi, gli interventi e la partecipazione dei ragazzi ci ha contagiati, coinvolti ed insegnato molto. Nella semplicità e sincerità di pensieri ed idee di un gruppo di adolescenti, protagonisti di oggi e domani, è stato possibile scorgere quell’energia, fiducia e curiosità che inietta speranza.
Attraverso il gioco si è riflettuto circa il concetto della collaborazione e della solidarietà come strumento indispensabile per il cambiamento individuale e collettivo; con l’attività proposta e grazie alla partecipazione degli alunni è stato possibile osservare come anche dietro il concetto del dono del sangue, vi sia in realtà una più ampia visione del mondo che ci vede tutti indispensabili, spett-attori attenti, partecipi e vigili.
Quella al Forte Bazzera è stata una mattinata intensa e ricca di spunti, donati dagli stessi ragazzi, che sono serviti per riflettere circa l’importanza dell’incontro e l’urgenza di un approccio interculturale che faccia da contrasto alla paura.
Proprio in tempi in cui il timore per l’altro viene inneggiato come essenza inevitabile dell’attualità, a cui solo l’intolleranza e la chiusura sembrano dare soluzioni, è dai ragazzi che arrivano le risposte di solidarietà ed ascolto più efficaci.
“credo che il problema sia il fatto che non si conosce: se ci si conoscesse non si potrebbe avere paura perché si renderebbe conto che è una cosa stupida”(alunno di I)
Alimentare la cultura dell’incontro e dell’ascolto, per capire e amare le differenze e scoprirle nel loro essere armi potenti contro il terrore, l’esclusione, il razzismo e la diffidenza; questo è uno dei messaggi trapelati dalla mattinata di attività con-tatto ed è ciò che i ragazzi sanno seminare e comunicare nel loro quotidiano sempre più interculturale. E’ urgente, oggi come ieri, creare momenti come quello di martedì, per diffondere, sostenere, alimentare e sapere ascoltare queste voci. E’ doveroso cercare di nutrire il terreno dell’accoglienza e dello scambio per lottare contro ogni chiusura e respingimento.”
Che bella testimonianza Laura. Grazie. Hai posto una bella lente di ingrandimento sul nostro lavoro di operatori Avis nelle scuole. Pensieri che hanno spesso attraversato anche me, ma ai quali non ho mai dato voce in ormai sette anni, credo, di collaborazione. E che lo abbia fatto tuo al primo anno come operatrice, è veramente bello. Grazie per questo tuo prezioso dono:
Mi associo all commento di Francesco, il vostro è un lavoro prezioso per aumentare la cultura della solidarietà, coesione e superamento delle barriere tra le persone, insomma cercare di migliorare questa nostra comunità, grazie Laura e grazie a tutti voi.
Grazie, bellissima restituzione di un nuovo inizio di collaborazione tra persone che non rinunciano a crescere ragazzi aperti alla vita . Grazie di cuore.